Saturday, October 15, 2005

Balzofiore

La domenica, come in molte famiglie, si pranza tutti insieme. E spesso ci sono ospiti. Apparecchiamo il grande tavolo della sala e mangiamo.
O, meglio, io mangio. Loro no, non ne hanno bisogno. Ciò non toglie che gli piaccia sedersi a tavola e trovare davanti a sé il proprio piattino, le posate e il bicchiere. Il piatto rimane vuoto ma il bicchiere no. E' più forte di loro, non riescono a rinunciare al piacere di riempirsi il bicchiere e in fondo a me costa così poco.
È per quello che sono costretta a comprare litri e litri di bevande gasate al supermercato esponendomi al dileggio e al biasimo dei negozianti più salutisti. Inoltre il rumore delle bollicine di anidride carbonica è l'unica cosa che il Giocatore di Football Senza Volto può percepire e, dal momento che non può nemmeno portare il bicchiere alla bocca (essendone sprovvisto), cerchiamo tutti di assecondare almeno il suo udito.

Il nostro ospite di questa domenica è un vecchio amico di Teodoro e Ruthven. Piuttosto vecchio, direi, dato che Balzofiore (questo è il suo nome) è un simpatico frate del XIX secolo. Sospetto che i ragazzi lo abbiano invitato per tirarmi su il morale dopo la storia della mail, dal momento che il fraticello è un personaggio decisamente buffo.
Balzofiore è un uomo gioviale che ha una storia triste. Fu costretto a prendere i voti ma la sua vera vocazione era quella della poesia. Compose discreti versi durante la sua forzata vita ecclesiastica.
Raggiunta una certa età pregò Pio IX di sciogliere i suoi voti ma quello si oppose.
Non è un caso che a Roma si senta ancora imprecare con "mannaggia a Pio IX"...
Balzofiore, per orgoglio, giurò che non avrebbe più composto versi finché non fosse stato libero.
E così ancora adesso cerca Pio IX (o, meglio, il suo fantasma) per le strade di Roma. Prima o poi lo incontrerà, gli farà la festa e lo costringerà ad accettare le sue dimissioni da Santa Madre Chiesa. Così Balzofiore potrà scrivere il suo primo e unico componimento da uomo libero e poi trovare pace.
Ma Pio IX non sarebbe Pio IX se non fosse capace di evitare, anche da morto, tutti i suoi nemici. Sospetto, infatti, che ci sia una lunga fila di gente desiderosa di fargli la festa ma lui è molto bravo a non farsi trovare.
Intanto Balzofiore quando può viene a farci visita.
A renderlo un personaggio un po’ sopra le righe contribuisce anche la sua parlata a metà tra il latino volgare e il romanesco di Trastevere.
Spesso quando ci riuniamo ci legge dei versi del "sommo poeta".
Il Belli, naturalmente, Giuseppe Gioachino Belli. E' capace di andare avanti per ore. E purtroppo il “sommo" è stato uno scrittore quanto mai prolifico...


Dopo pranzo tutti si allontanano per preparare il caffè. Intuisco che sia una scusa: nessuno di noi beve il caffè...
Questa situazione surreale non avrà termine finché Balzofiore non mi avrà parlato. Allora cerco di mettere fine a questa farsa il prima possibile. Tanto lo so che sono tutti in giro ad origliare...
Balzofiore: “Piccole' come va?”
Carmilla: “Bene Balzofiore, grazie.”
Balzofiore: “In veritas nun me pare proprio.”
Carmilla: “Ma no, sono solo un po' stanca. Dovrei dormire di più”
Balzofiore: “Carmilli', non me pijà pe’ culo. Sei più depressa da’ fontana de piazza de Spagna.”
(Sospiro, sarà più faticoso del previsto)
Carmilla: “Va bene, forse sono un po' triste ma non è molto grave.”
Balzofiore: “Ma dimme un po' nun è che c'entra qualche homo scarso de virtute?”
Carmilla: “Ma che dici Balzofiore!? No, non è perché penso a qualcuno. Più probabile che sia perché ho un lavoro troppo precario, non ti sembra?”
Balzofiore: “Nun è che te stai a stupidì p' o' strimpellatore ignoto?”
Carmilla: “Chi il pianista? No, poverino. Non sa nemmeno che esisto. E poi IO non so nemmeno se sia vivo o morto.”
Balzofiore: “Da come sona me pare morto... Va bene non è lui. Allora chi è?”
Carmilla: “Santo Cielo! Non è NESSUNO!!!”
Balzofiore: “Sarà mica quell'insano che s’è schiantato cor trabiccolo davanti a' domus tua?”

Ho capito il senso di tutta questa macchinazione. Mi alzo in piedi e faccio un giro su me stessa. Lo so che sono tutti nascosti là intorno.
Carmilla: “Va bene ragazzi, adesso mi sembra che basti. Mi sentite? Mi sentite TUTTI? Io NON sono innamorata di NESSUNO. TANTOMENO del VOSTRO amico Henri. E, DI CONSEGUENZA, NON ho bisogno di NESSUNA consolazione per il fatto che lui se ne sia andato. Ci siamo capiti?”
(Mormorii confusi. Soprammobili che cadono e si rompono)

Carmilla: “Bene, e ora, se permettete me ne vado in camera mia.”
Balzofiore: “Piccole' quo vadis?”
Balzofiore mi trattiene per un braccio ma io mi divincolo un po' bruscamente.
Carmilla: “C'è UN posto in questa casa dove si possa stare soli per 5 minuti? Grazie.”
Balzofiore: “Te volevo solo di' che morto 'n papa se ne fa n'artro”
mi grida Balzofiore mentre salgo le scale verso la mia camera da letto. Come sempre ogni volta che nel discorso viene pronunciata la parola «papa» tutti automaticamente gli rispondono
Tutti: “Mannaggia a Pio IX”
Balzofiore: “Grazie rega'”

2 Comments:

Blogger Willy Pooh said...

Ho sentito che dalle parti del Verano si agitano ancora gli spettri di certi "Giacubbini futtuti" che nel 1878 tentarono il colpaccio: volevano gettare a mare "'a caroggna de Pionono". Poi non ci riuscirono, ma pare che da allora (o meglio, dalla loro morte) si siano dati appuntamento di fronte alla Basilica di San Lorenzo, dove i resti di Papa Mastai, unici fra quelli di tutti i Pontefici, riposano. L'unico problema è lo Spaventaspettri a forma di Pio XII che lì di fronte fa buona guardia. Con quelle braccia spalancate le mani ossute e il volto scavato fa scappare la voglia di scherzare anche ai fantasmi più navigati.

2:45 PM  
Blogger Valeria Vitale said...

caro willy,
sei il mio primo coraggioso utente che lascia un commento.
Potrei sospettare che tu sia un certo scrittore a cui devo l'ispirazione per le vicende di Balzofiore (scrittore peraltro di modesto talento).
Grazie anche per quast'altra storia, molto carina : )

3:45 AM  

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