New Economy
Eppure c'è un fondo di verità. A volte il seme del caos si annida in oggetti apparentemente innocui. Come una carta di credito, ad esempio...

Non so dal punto di vista statistico su che cifre ci muoviamo, ma di sicuro nella mia casa risultano verificate tutte e tre queste condizioni.
Dimenticare il portafogli a casa si trasforma in una distrazione che mi può costare cara e sinceramente comincio a pensare che non sia affatto casuale ma che qualcuno nottetempo sposti i miei effetti personali. Solo così si spiegherebbe come mai io debba trascorrere ogni mattina 15 minuti buoni a cercarli, passando poi per una incorreggibile ritardataria. A volte capita che il ritardo sia eccessivo e io rinunci a trovare il mio portafogli ed esca lo stesso.
É allora che agiscono. Appena sono fuori raggio loro accendono il computer e, carta di credito alla mano, danno sfogo ai loro desideri più improbabili.
Vi sarà capitato, non ho dubbi, di navigare su siti come ebay e di pensare che non è possibile che esista gente che metta DAVVERO quegli annunci. Avevate ragione. Non è la gente. Sono loro, e quelli come loro.
Così quando torno a casa so cosa può aspettarmi.
A volte riesco a rimandare la roba indietro e a tamponare il danno. Ma non sempre.
La cosa peggiore è quando comprano dei regali per me. Gli oggetti più assurdi e inutili che la mente dell'uomo perverso abbia messo in commercio. E coi miei soldi per giunta. Ma come si fa ad arrabbiarsi con chi ci ha fatto un regalo?

Bisogna sempre prima provare con la migliore delle ipotesi possibili
Carmilla: "Qualcuno ci ha mandato un regalo? Forse Henri?"
Cerco il mittente speranzosa. Ma Theo e Ruthven mi tolgono il pacco dalle mani
Theo: No, non è proprio così.
Lo so che ne hanno combinata una ma il pacchetto sembra innocuo. Non è come quando ci hanno recapitato a casa una vera armatura in cotta di maglia del XII secolo con annessa panoplia completa...
Forse stavolta me la cavo con poco. Il pacco non è ingombrante. Se non c'è lo stemma di Cartier...
Mi siedo. Vengo in pace. Allungo la mano. Non c'è bisogno di parlare e Ruthven posa diligentemente la carta di credito sul mio palmo.
Carmilla: "Cosa avete comprato stavolta?"
Teo: "Una cosa che ti piacerà tantissimo!" Il suo entusiasmo mi inquieta. Temo un altro regalo.
Ruthven: "Aspetta, prima devi guardare questo sito."
Mi hanno quasi incuriosito...
Guarda là che sito buffo. Sembrano quadri.
Capisco perché piacciono anche ai miei piccoli amici morti.
Che soggetti assurdi... mm che sia morta anche lei? La pittrice intendo...
Beh forse stavolta ce la siamo cavata.
Carmilla: "Avete comprato qualcosa qui?"
Annuiscono contenti, hanno capito che mi è piaciuto, per una volta.
Theo: "É un regalo per te"
Sì, sì la conosco questa musica. Però devo dire... davvero carini questi disegni. Non mi dispiacerà appenderne uno.
Carmilla: "Mi fate vedere quello che avete scelto?"
Intanto clicco sulle preview. Davvero niente male. Molti fanno sorridere. Altri sono più malinconici. Alcuni inseguono deliziose follie.
Theo: "Abbiamo ordinato questo."
Ah ah, ma dai! Un gattino fantasma. Ci starà proprio bene in questa casa.
Carmilla: "Dove lo appendiamo?"
Silenzio. Muriel manda un gridolino spaventato.
Non capisco.
Teo mi guarda preoccupato
Theo: "Carmillina, perché vorresti appenderlo? Forse i gatti non ti piacciono tanto però..."
Forse c'è qualcosa che mi sfugge.
Carmilla: "Che altro vorreste fare con un quadro?"
“Un quadro?Che c'entrano adesso i quadri?” Dice Ruthven quasi infastidito.
Carmilla: "Voi non avete comprato un quadro con un gattino fantasma?"
La risposta tarda ad arrivare, Teo cerca di raccogliere le idee
Theo "Carmilla credo che alla base ci sia un problema semiotico. Non so perché ma stai operando un illogico slittamento tra significante e referente"
Muriel sta per cadere dalla sedia, Ruthven è più diretto... a suo modo.
Ruthven: "Mia cara quando compri della biancheria intima online pensi che a casa ti recapitino la foto delle modelle?"
Carmilla: "Io non compro biancheria intima online!" protesto. Un momento... forse inizio a capire.

Carmilla: "Mi state dicendo per caso che..."
Tendo l'orecchio, non riesco a crederci. Sento dei fruscii, poi dei lamenti flebili ma inconfondibili.
Non è possibile...
Apro il pacco velocemente... povera bestia! Uh, ma che stupida, è un gatto fantasma non gli sarà certo mancata l'aria.
Eccolo là. Io li odio già da vivi i gatti... pensa da morti.
Almeno questo non puzza e non perde il pelo... è già qualcosa. Guarda che occhioni dolci.
I ragazzi mi si fanno tutti intorno.
Muriel: "Lo possiamo tenere?" Diaboliche creature dell'oltretomba, le fanno chiedere a Muriel queste cose...
Guardo quel mucchietto d'ossa coperto da un lenzuolo. E chi ce la fa a rispedirlo indietro?
Poi rispedirlo a chi? Già non voglio sapere come abbia viaggiato per posta un gatto fantasma comprato via internet su un sito che, ci avrei giurato, vendeva innocenti quadri...
Mentre io rifletto il cucciolo scorazza già per casa.
Sono tutti impazziti. Eh va beh... benvenuto piccolino.
Speriamo non abbia turbe strane. Che nelle notti di luna piena non diventi un mammut mannaro o cose del genere. Ormai sono un po' diffidente...
Mi siedo sul mio divano. A volte vorrei una vita più regolare.
A fare da contrappunto a queste improbabili riflessioni vedo qualcosa di leggero che si posa vicino a me, dondolando dolcemente.
Che il mucchietto d'ossa abbia smosso alcune delle sculture di polvere sotto al mio letto?
No, no è piuma d'oca.
Che stress... salgo al piano di sopra a vedere cosa sta succedendo.
Qui le piume sono praticamente una pioggia. Molto Kurosawa, non c'è che dire.
Mentre i miei coinquilini si spupazzano il nostro degno animale domestico io contemplo lo scempio del mio piumino e del mio cuscino. Sventrati, letteralmente.
Altro che mucchietto d'ossa, forse jack lo squartatore come nome andrebbe meglio...
Non ho più la forza d lottare.
Carmilla: "Ma che è successo qui dentro?" Senza arrabbiarmi, giusto per sapere. Tanto ormai...
Ruthven: "Beh il gatto fantasma cercava qualcosa ma non sapevamo bene cosa. Si è placato solo quando ha trovato queste"
e mi mostra una bustina di naftalina presa da qualche cassetto.
Naftalina? Che diamine ci fa un gatto morto con della naftalina?
Non voglio saperlo. Non voglio saperne proprio nulla...
Torno giù per non pensare a come farò a rimettere a posto la stanza. Credo che riempirò il mio cuscino con le piume di Ruthven.
Il computer è rimasto acceso. Sito diabolico. Tostoini punto it.
Guardo gli altri quadri.
Poi mi assale un dubbio. No, non è un dubbio. É una di quelle illuminazioni che abbiamo a volte. Scorci del futuro. L'assoluta certezza che il peggio che ci aspettavamo sta per succedere. E noi non possiamo evitarlo
Carmilla: "Ruthveeeen" grido. Avevo detto che non avevo la forza di arrabbiarmi? Mentivo
Il pennuto arriva.
"Cosa c'è?"
Carmilla: "Giura che non avete comprato nient'altro."
Il silenzio che segue conferma i miei più atroci sospetti.
Comincia a farfugliare qualcosa, io ho una mezza crisi isterica.
Carmilla: "Cosa altro hai comprato? Dimmelo santo cielo!!!"
Ruthven: "Niente Carmilla..."
Carmilla: "Ruthven, dimmelo ADESSO"
Ruthven: "E va bene, ne ho preso un altro."
Carmilla: "Chi"
...
CHIIII?
Ruthven: "L'uomo ortaggio..."
