Praga magica (parte seconda)

Teo: “Anche la signora di Pozzuoli?”
Ruthven: “Certo”
Muriel: “Da non crederci”
Ruthven: “Eppure è così”
Carmilla: “Mi duole interrompervi ma sareste così gentili da liberare il divano, così potremmo permettere al nostro ospite di stendersi e trovare sollievo?”
Guardano prima il mio poco convincente accompagnatore, poi si guardano tra loro e infine pigramente si sollevano dal mio sofà.
Carmilla: “Prego maestà, sistematevi pure qui, nel modo che preferite”
Sedicente regnante: “Grazie mia cara” dice con gratitudine
Ruthven e Teo mi si avvicinano perplessi
(tutti a bassa voce)
Ruthven: “Dovresti fare una selezione maggiore all’ingresso della tua camera da letto, Carmilla”
Teo: “Chi sarebbe?”
Carmilla: “Questa è una domanda interessante...”
Teo: “Vuol dire che non lo sai?”
Carmilla: “Dice di essere un re”
Teo: “Un re, quello? Mio nonno aveva più carisma. Ed era un orso...”
Sedicente regnante: “Non ho mai detto di essere un re” si inserisce il nostro oggetto di discorso.
Sembro la sola preoccupata di averlo potuto offendere, lui è decisamente più interessato a puntualizzare le cose.
Ruthven: “Il vecchio è svanito ma anche tu sei messa male, cosa ti ha fatto pensare che quello sciroccato potesse essere stato un re se non nella recita di quinta elementare?”

Noi ci guardiamo ancora più disorientati.
Si comprime la testa in modo penoso. Sembra che soffra davvero.
Sedicente imperatore: “Non mi resta che la solita soluzione” dice rassegnato, più parlando a se stesso che agli altri. Apre la sua valigia e tira fuori... la più alta e voluminosa corona che io abbia mai visto. Se la pone in capo ed emette un sospiro di sollievo.
Noi lo guardiamo inebetiti.
Sedicente imperatore: “Il peso sulla fronte allevia il mal di testa” spiega.
Annuiamo con la testa senza trovare parole
Teo (esitando): “Carmilla... Lo stemma sulla valigia è quello degli Asburgo”
Carmilla: “Il ricamo a vetrini?”
Ruthven: “Ah ah ah, vetrini?! Tesoro, se avessi saputo che non sai distinguere tra vetro e pietre preziose ti avrei chiesto di essere la mia fidanzata”
Carmilla: “Idiota, era buio e... chi poteva immaginare...”

Imperatore: “Magnifico esemplare” dice con sincera ammirazione
Teo gonfia il petto e risponde “Grazie maestà, in effetti discendo da una famiglia celebre per la prestanza fisica”
Imperatore: “Dunque parlate anche, meraviglioso...”
I suoi occhi si sono accesi di entusiasmo
Teo: “Ad essere sincero me la cavo discretamente anche nella scrittura”
Imperatore: “Ottimo, ottimo” dice l’uomo, conquistato, “Mi piacerebbe offrirvi tutti gli agi che meritate nella mia dimora, insieme alle altre cose fuori dall’ordinario di cui ho amato circondarmi”.
Teo: “Dove mi ospitereste, esattamente, maestà?”
Non capisco se sia un trucco di Teo per scoprire qualcosa di più sul nostro ospite o se stia sinceramente soppesando la proposta.
Imperatore: “Praga” risponde come se non potesse esserci altro luogo al mondo in cui un imperatore trasognato può raccogliere le più strampalate e costose curiosità. E in effetti, a pensarci meglio...
Poi, anche se tardiva, giunge l’illuminazione: “Praga!” Esclamo
Ruthven (con sufficienza): “Sì, ho sentito”
Carmilla: “Ecco chi è, Rodolfo II d’Asburgo, Imperatore del Sacro Romano Impero. Come ho fatto a non riconoscerlo, con quel profilo!”
Ruthven: “È lui? Sei sicura? Ero convinto che fosse fatto di peperoni e zucchine. Ma tu non dovresti dormire a quest’ora?”
(continua...)
5 Comments:
Fiuuuu! Non avevi messo l'avviso (continua) e prima di leggere ho temuto che la storia finisse qui!
Però, che fascino 'sto Imperatore... :D
per un attimo ho avuto l'impressione di vedere corna da renna e naso rosso su questo ritratto imperiale..
Ciao!!!
Bellissimo questo post su Praga!!!
E' una delle mete che mancano al mio planisfero personale dei viaggi...
Lacuna che mi auguro di colmare quanto prima!!!
Proprio brava!!!
Complimenti anche per tutto il resto del blog!!!
Con simpatia!!!
Riccardo
http://ilcontastorie.leonardo.it
http://spottinosm.blogspot.com
Grazie Riccardo, sei il benvenuto.
Anche io non ho ancora visto Praga e spero di rimediare al più presto : )
Che bello trovare chi scrive di Rodolfo II! Complimenti.
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