Tuesday, January 10, 2006

Sovrapposizioni

Le Fanu sgrana gli occhi. Se non fosse già morto direi che sta per venirgli un coccolone. Io vorrei sbattere la testa al muro. Era troppo sperare di continuare una conversazione interessante e costruttiva con un morto. "Campanellino" sono sicura che se la ride.
Il caro Joseph ha lo sguardo da invasato, io mi guardo intorno in cerca di aiuto, dove si saranno cacciati gli altri?

Le Fanu: "Mia piccola Carmilla, non posso crederci. Ero sicuro che in una dimensione ultraterrena un giorno ti avrei incontrata, avrei potuto guardarti negli occhi."
Mi prende la mano e mi guarda come se il fantasma fossi io. Non male come sensazione, se fosse capitato ad un altro lo troverei divertente.
Non mi sembra il caso di accentuare la nostra confidenza e gli do del lei
Carmilla: "guardi signor Le Fanu che si sta sbagliando"
Chiude gli occhi e sorride come per dire "so tutto, non parlare" e io sento un brivido di disperazione.
Le Fanu: "Sei in incognito in questa casa, capisco. Ma, cara, fatti osservare. Cielo come sei pallida. Ma che sciocco, sono io che ti ho descritto così."
Carmilla: "Guardi mi farebbe piacere avere qualcuno da incolpare per la mia ipocromia ma al di là di questo..."
Le Fanu mi accarezza i capelli dolcemente.
Le Fanu: "Carmilla gioisco come un padre nel vederti in salute ma mi addoloro per chi ne ha fatto le spese." dice crollando il capo
Carmilla: "Signor Le Fanu, mi ascolti, non sono un vampiro, deve credermi"
Ma lui mi ignora completamente
Le Fanu: "E Vordenburg? Accidenti! Se ti ho trovato io anche lui può trovarti. Perdonami cara se ti ho condannata a questa vita di ombra, se ti ho costretta a fuggire sempre il tuo passato."
Quasi quasi mi commuovo anche se non è vero. Ma perché gli uomini che mi piacciono, vivi o morti, hanno sempre una rotella fuori posto?
E ora come esco da questa situazione surreale? Devo creare un diversivo...
Un rumore fastidiosissimo mi ferisce le orecchie. "Campanellino" ha deciso di affilarsi le unghie contro il MIO tavolino nel MIO salotto.
Ci mancava solo questa. Non c'era un'antica religione che sacrificava gatti?
Provo ad afferrarlo per il suo collarino e a trascinarlo via.
Non potevo pensare che quella bestia d'inferno mi graffiasse. Cielo, due ore prima gli stavo versando un Martini e ora mi graffia?
Mi porto la mano alla bocca. Brucia da morire. Ho la mano graffiata da un gatto schizofrenico che appartiene a uno scrittore morto che mi ha scambiato per un vampiro creato dalla sua fantasia. Che si può volere di più dalla vita.
Le Fanu mi guarda perplesso. Spero che stia finalmente valutando l'ipotesi di disfarsi di quel coso nero.
Guarda la mia mano, il gatto, poi di nuovo la mia mano ed esclama "Carmilla... ma tu sanguini?"

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

leggere l'intero blog, pretty good

12:09 PM  

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